passiflora

PASSIonFLORA

passiflora    da “Un Nuovo Mondo”  di Eckhart Tolle

Il Fiore della coscienza umana

Terra, 114 milioni di anni fa, in una mattina appena dopo l’alba: il primo fiore mai apparso sul pianeta si schiude a ricevere i raggi del sole.

Il pianeta era ricoperto di vegetazione già da milioni di anni prima di questo importante evento che preannunciava una grande trasformazione evolutiva nella vita delle piante; considerando che le condizioni non erano ancora favorevoli perchè si diffondesse una fioritura più estesa, probabilmente il primo fiore non è sopravvissuto per molto tempo e i fiori devono essere rimasti un fenomeno raro e isolato.

Eppure un giorno una soglia estremamente importante è stata superata e improvvisamente deve esservi stata un’esplosione di colori e di profumi su tutto il pianeta se solo la percezione della consapevolezza fosse stata là a testimoniare l’evento.

Molto più tardi, quegli esseri delicati e fragranti che chiamiamo Fiori avrebbero giocato un ruolo essenziale nell’evoluzione della coscienza di altre specie. Gli umani ne sarebbero stati sempre più atratti e affascinati.

Mentre la consapevolezza degli esseri umani si sviluppa, i fiori sono stati molto probabilmente la prima cosa che non avesse uno scopo utilitario alla quale essi hanno dato valore, una cosa che non fosse in alcun modo legata alla sopravvivenza.

Sono stati una fonte di ispirazione per innumerevoli artisti, poeti e mistici.

(…)

Vedere la bellezza in un fiore può, anche se brevemente, risvegliare gli umani alla bellezza perchè questa è una parte essenziale del loro più profondo essere, della loro vera natura.

L’iniziale riconoscimento della bellezza è stato uno degli eventi più significativi dell’evoluzione della coscienza umana. I sentimenti di gioia e di amore sono intrinsecamente connessi con quel riconoscimento. Senza che ce ne rendessimo completamente conto, i fiori sarebbero diventati per noi un’espressione della forma di ciò che è più alto e più sacro, in definitiva di una non-forma dentro di noi.

I fiori, più fragili, più eterei e più delicati delle piante dalle quali spuntano, sarebbero diventati quasi dei messaggeri di un altro regno; quasi un ponte fra il mondo della forma e quello della non -forma.

Non solamente avevano un aroma soave e piacevole per gli umani ma avevano in sè anche una fragranza del mondo dello spirito. Usando la parola “illuminazione” in un senso più ampio di quello convenzionalmente accettato, potremmo vedere

i fiori come l’illuminazione delle piante.

Qualunque forma di vita in ogni regno, sia esso minerale, vegetale o animale può essere soggetto all'”illuminazione”.

Ma è in ogni caso un avvenimento estremamente raro poiché è più che una progressione dell’evoluzione: comporta anche una discontinuità dello sviluppo, un balzo a un livello ben differente dell’Essere e, molto più importante, una diminuzione della materialità.

Cosa può essere più pesante e più impenetrabile di una pietra, la più densa di tutte le forme? Eppure alcune pietre subiscono un cambiamento nella loro struttura molecolare trasformandosi in cristalli, e così diventano trasparenti alla luce. Alcuni carboni, sotto l’azione di un calore e di una pressione inimmaginabili, si trasformano in diamanti e alcuni minerali pesanti in pietre preziose.

(…)

Fin dai tempi immemorabili, i fiori, i cristalli, le pietre preziose e gli uccelli hanno avuto, per lo spirito umano, uno speciale significato. Come tutte le forme di vita, sono ovviamente manifestazioni temporanee di una sola Vita che contiene tutto, di una sola Coscienza.

La ragione e lo speciale significato per cui gli umani ne sono affascinati e sentono quest’affinità possono attribuirsi alla loro qualità eterea. Quando vi è un certo grado di Presenza, di quiete e di attenzione vigile, gli esseri umani possono percepire in ogni creatura, in ogni forma vitale, l’essenza divina della vita, la consapevolezza infusa o lo spirito, e possono riconoscerla come la loro stessa essenza e così amarla come loro stessi. Fino a che ciò non accada, molti umani vedono solamente la forma esterna, e quindi si identificano solo con la foma fisica e psicologica, inconsapevoli dell’essenza interiore, proprio come sono inconsapevoli della loro stessa essenza.

(…)

Quando siete in uno stato vigile e contemplate un fiore, un cristallo o un uccello, senza etichettrlo mentalmente, ciò diventa per voi una finestra sulla non-forma. Vi è allora un’apertura interiore, anche se piccola, verso il regno dello spirito.

Questo è il motivo per il quale queste tre forme di vita illuminata hanno avuto una parte così importante nell’evoluzione della coscienza umana fin dai tempi più antichi;… Hanno preparato il terreno per un più profondo cambiamento nella coscienza planetaria destinato ad accadere alla specie umana.

Questo è il risveglio spirituale del quale siamo testimoni adesso.

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